Secondo la rivista Forbes, cambiare lavoro più spesso (ogni tre/ cinque anni) aumenterebbe le possibilità di avere una carriera più brillante e di essere una persona più appagata e performante sul luogo di lavoro:
- Restare sullo stesso luogo di lavoro per troppo tempo ci rende troppo focalizzati sugli eventi interni all’azienda, perdendo così il contatto con la realtà esterna.
- Cambiare luogo di lavoro più spesso ci permette di confrontarci con nuove sfide ed esperienze, aiutandoci a “farci le ossa” più rapidamente.
- La prolungata esperienza in un’azienda o in un ruolo, porta il nostro cervello ad assopirsi, e spegne la nostra curiosità e la nostra capacità di mantenere uno spirito aperto.
- Confrontarsi con svariati ruoli ci porta ogni volta a ripensare il nostro valore e le nostre qualità, scoprendo sempre più i nostri lati nascosti.
- Cambiare lavoro più spesso aiuta ad allenare competenze quali la promozione di sé stessi e la negoziazione in senso lato.
- Confrontarci con più datori di lavoro ci porterà a diventare più abili nel valutare i nostri superiori e a investire il nostro tempo in aziende che ci permetteranno di evolvere professionalmente.
- Restare su un luogo di lavoro troppo a lungo ci porterà a diventare degli automa che eseguono le funzioni che conosciamo in maniera automatica e senza pensare.
- Impareremmo ad apprezzare più i “no” di quelle aziende che non vorranno assumerci per via delle nostre “brevi” permanenze sui luoghi di lavoro precedenti, ma saremo più coscienti del fatto che forse non erano i luoghi giusti per coltivare le nostre ambizioni.
- Più datori di lavoro equivale ad un business network più ampio!
- Aprirsi a nuove esperienze ci porta ad ampliare sempre più la nostra zona di comfort e a vedere tantissime opportunità laddove una volta vedevamo solo ostacoli.
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