“La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri” (Thorsten Havener)
In vista del prossimo colloquio di lavoro, ti invitiamo a concentrarti sull’importanza della comunicazione non verbale, ovvero la trasmissione di informazioni attraverso il linguaggio del corpo: mimica facciale, sguardo, gesticolazione e postura. Sapere di cosa si tratta e come renderla efficace, ti aiuterà molto nella fase di ricerca di un lavoro, come anche in tutte le relazioni interpersonali della tua vita.
I responsabili delle risorse umane sono professionisti preparati a fondo, con un occhio allenato a leggere tra le righe del non detto. In questo campo involontario non c’è possibilità di mentire: l’universo non verbale è più naturale e spontaneo di quello semantico, quindi più attendibile perché difficilmente controllabile. Il messaggio è trasmesso solo in misura ridotta dalle parole: la sua percezione è influenzata in modo marcato dalla comunicazione non verbale e, in parte, anche da elementi di comunicazione paraverbale che si realizzano attraverso tono, volume, ritmo e timbro della voce, pause e silenzi. Se c’è incongruenza tra dialettica, messaggio paraverbale e non verbale, l’interlocutore si affiderà a questi ultimi due per capire dove stia la verità. Con i discorsi è facile mentire, con l’atteggiamento decisamente meno.
Come usare questa “arma” al tuo colloquio di lavoro?
Innanzitutto, ricorda che presentarti con un sorriso rilassato, trasmette istantaneamente apertura e tranquillità.
Quando entri nella stanza, attendi di essere invitato a sederti e, una volta accomodato, evita di incrociare braccia e gambe, perché comunicheresti chiusura e poca propensione all’ascolto: assumi una postura aperta, composta e leggermente protesa verso l’interlocutore, questo indica sicurezza e volontà di ascoltare.
Il contatto visivo è sinonimo di interesse, autostima e mancanza di imbarazzo. Il tuo sguardo deve essere fisso, attento, senza tuttavia diventare aggressivo o arrogante.
Riguardo le mani: se il troppo gesticolare può tradursi in mancanza di autocontrollo, al contrario non tenerle in vista si potrebbe associare alla necessità di nascondersi. Lasciale quindi in vista, evitando di tamburellare con le dita sul tavolo o di giocare con la penna: questi comportamenti darebbero segno di insicurezza o di eccessivo nervosismo.
Quando parli, mantieni un tono di voce calmo ma non piatto, regola il volume e dosa le pause in modo equilibrato, per permettere la concentrazione e l’abbassamento del livello di stress attraverso il controllo dei respiri.
Dirigi con consapevolezza il tuo slancio e la tua passione, in modo che si esprimano per te attraverso il corpo: arriveranno così a chi ti sta davanti in modo produttivo e sincero, trasmettendo energia positiva e motivazione.