Tanti giovani pensano che il lavoro dell’ingegnere sia una professione “arida”. Meglio studiare economia, comunicazione, architettura, scienze sociali che piegarsi a calcoli e tecnologie sempre più sofisticate. Intanto però le multinazionali continuano la loro ricerca di personale all’estero. Nonostante il Politecnico di Zurigo sia riconosciuto come uno dei migliori al mondo, il deficit di professionisti persiste, anzi aumenta. Si stima che un 20% in più di giovani tecnici potrebbero essere assorbiti dal mercato svizzero, a patto di adeguarsi a ritmi, luoghi e condizioni di lavoro impegnativi.
Esistono diverse specializzazioni di ingegneria che variano dall’ingegnere informatico fino all’ingegnere civile, all’ingegnere meccanico, al gestionale. Molto ricercati oltre Gottardo sono anche i tecnici specializzati come ingegneri di processo, ingegneri specialisti nell’approvvigionamento e controllo dei materiali, e capaci anche di gestire i budget. In Svizzera risulta una penuria di 14’000-15’000 ingegneri, di cui ben 4’200 soltanto nel settore del genio civile. Dato ancora più grave, secondo voci raccolte negli studi di ingegneria, diverse aziende svizzere faticano ad investire in Ticino proprio a causa della carenza di ingegneri.
Articolo del 01.02.2015: Quegli ingegneri merce rara, parte la caccia…ma in Italia